​Il progetto nasce dalla mia esigenza personale di condividere la dolorosa esperienza della separazione, che viene vissuta portandosi dietro senso di inadeguatezza, delusione, perdita dell’autostima, ansia abbandonica e incertezza generalizzata verso il futuro prossimo e remoto. Dopo aver cercato in Italia, persone con cui condividere queste sensazioni, ho constatato l’effettiva assenza sul suolo nazionale di gruppi di sostegno gratuiti e non prettamente terapeutici che aiutino a superare un momento doloroso e, a tutti gli effetti, luttuoso che spesso si accompagna, tra l’altro a esperienza di dipendenza o codipendenza affettiva. Dopo aver partecipato a un gruppo americano, è nata in me l’idea di far nascere una realtà simile in Italia. Ho ritenuto alcune idee funzionali, anche per un gruppo di auto mutuo aiuto, trovo quest’ultima prospettiva, consona al mio spirito e alla nostra cultura. Nel confronto, il senso di colpa, di inadeguatezza e di fallimento, unitamente alle preoccupazioni spesso predominanti per le nuove dinamiche relazionali con i figli, potranno trovare non soltanto un’occasione di salutare sfogo liberatorio, ma accogliere il bisogno di condivisione priva di giudizio, di cui chiunque resti solo ha bisogno, attivando altresì la predisposizione all’ascolto e all’empatia, in un luogo capace di custodire in segretezza, le condivisioni delle partecipanti. Nel dialogo inoltre, parrà naturalmente più chiara l’universalità di certi percorsi, rendendo la sensazione di solitudine e smarrimento più gestibile. Inizialmente, il gruppo si rivolgerà a sole donne, in quanto, laddove esistono già sul territorio gruppi rivolti a uomini, manca invece un’iniziativa di supporto specificamente femminile, lacuna che il Progetto Sole si proporrebbe di colmare. Licia